E accaduto a Castel Gandolfo dove era alla guida della sua Panda, sul tettino della quale faceva sfoggio un lampeggiante blu simile a quello in dotazione alle auto civetta delle forze dellordine, quando ha incrociato una pattuglia della Stazione Carabinieri di Castel Gandolfo.
Il conducente dellauto ha tentato in tutti i modi di eludere un eventuale controllo. Quando i Carabinieri lo hanno fermato, lui, dietro a scuri occhiali da sole, ha affermato senza esitazione: sono un collega. Peccato che i militari hanno voluto vederci chiaro e, a quel punto, lui, con un tono di voce meno perentorio di quanto aveva tenuto poco prima, ha confessato di essere un infermiere. Inoltre, nellauto delluomo, un romano di 50 anni, incensurato, residente a Genzano, i Carabinieri hanno trovato una pistola Soft Air, il cui tappo rosso era stato appositamente verniciato di nero, con caricatore inserito munito di 20 pallini in acciaio e una bomboletta di gas per la ricarica della pistola. La perquisizione scattata anche nella sua abitazione di Genzano ha consentito ai Carabinieri di sequestrare altri 200 pallini in acciaio e la somma di 400 euro circa. Luomo è stato arrestato e portato nel carcere di Velletri, a disposizione dellAutorità Giudiziaria. Deve rispondere di possesso di segni distintivi contraffatti e di pistola giocattolo priva di tappo rosso.